Per rispondere alla domanda vediamo di seguito come si divide l’eredità di beni immobili.
La divisione di una casa in eredità può essere di tre tipi:
Divisione amichevole
Si ha quando per ereditare una casa i coeredi raggiungono un accordo sulle modalità della divisone stipulando il relativo contratto consensualmente.
Divisione giudiziale
Si ha quando non vi sia accordo tra i coeredi per la suddivisione dell’eredità e gli stessi si rivolgono all’autorità giudiziaria per giungere alla divisione. In quest’ultimo caso, lo scioglimento della comunione avviene per ordine del Giudice, su domanda di uno qualsiasi dei coeredi.
Divisione testamentaria
E’ effettuata a monte direttamente dal testatore che divide i suoi beni tra gli eredi mediante testamento.
Prima di procedere alla divisione bisogna formare la massa ereditaria e procedere alla stima dei beni. Poi vengono individuate le quote da attribuire a ciascun coerede e corrispondenti alla quota di diritto ad essi spettanti nella comunione ereditaria. In altre parole occorre formare porzioni di valore corrispondente alla quota ideale vantata nella comunione.
Di norma la divisione è fatta in natura se la cosa può essere comodamente divisa in parti corrispondenti alle quote dei partecipanti. Se i beni non sono divisibili si può procedere alla vendita ad un terzo ovvero con l’attribuzione a un condividente in cambio di una corrispondente somma di danaro da dividere tra i coeredi (conguaglio).
Individuate le quote si procede all’assegnazione in capo ai coeredi.
Una volta avvenuta la divisione, ciascun erede è reputato solo ed immediato successore in tutti i beni componenti la sua quota, e si considera come se non avesse mai avuto la proprietà degli altri beni ereditari.
Hai bisogno di assistenza legale per dividere l’eredità?
Se si desidera gestire una successione correttamente, è importante affidarsi ad un avvocato esperto in materia. Un avvocato può fornire consulenza preziosa su come disporre dell’eredità ed assicurare che vengano rispettate le volontà del defunto.
L’Avvocato Roberto Campagnolo è uno dei massimi esperti in successioni ereditarie e fornisce servizi di assistenza e consulenza legale
Domande e risposte sull’eredità di una casa
Chi riceve in eredità una casa eredita anche i mobili?
In caso di eredità di una casa arredata non si diventa subito proprietari di tutti i beni mobili presenti al suo interno, salvo venga diversamente espresso nel testamento. Colui della cui eredità si tratta, può avere espresso liberamente di cedere codesti beni ad un determinato erede.
Se non è presente alcun testamento, i beni mobili, in quanto facenti parte dell’asse ereditario, devono essere divisi tra gli eredi.
Invece, e nel caso di coniuge ancora in vita, questi ha il diritto di abitazione nella casa coniugale e ha anche il diritto di uso dei beni mobili in essa presenti a meno che non sia espresso diversamente nel testamento.
Si può chiedere lo scioglimento della comunione ordinaria?
Ciascuno dei partecipanti può sempre domandare lo scioglimento della comunione; l’autorità giudiziaria può stabilire una congrua dilazione, in ogni caso non superiore a cinque anni, se l’immediato scioglimento può pregiudicare gli interessi degli altri.
Il patto di rimanere in comunione per un tempo non maggiore di dieci anni è valido e ha effetto anche per gli aventi causa dei partecipanti. Se è stato stipulato per un termine maggiore, questo si riduce a dieci anni.
Se gravi circostanze lo richiedono, l’autorità giudiziaria può ordinare lo scioglimento della comunione prima del tempo convenuto